GRUPPO FGH, INVESTIMENTI PER 15,3 MILIONI NEL 2023
Il bilancio consolidato 2023 di FGH – Franco Gnutti Holding Spa, ha chiuso con ricavi per 232 milioni di euro, ammortamenti e svalutazioni per 8,6 milioni, ebitda di 17,4 milioni e utile di 2,5 milioni, al netto di imposte per 1,3 milioni. Il Patrimonio Netto è di 89.8 milioni.
L’organico medio dell’esercizio è stato di 2.659 collaboratori, stabile rispetto al 2022, e gli investimenti contabilizzati ammontano a 15,3 milioni di euro, in linea con i programmi delineati durante l’esercizio precedente, e parte di un piano complessivo di 29.3 milioni realizzato nel 2021-2022-2023.
Questi risultati son stati conseguiti nel primo vero esercizio post-pandemico, influenzato ancora da fattori esogeni di particolare rilievo, innanzitutto dal costo dell’energia, mitigato in parte rispetto alle punte massime dei periodi precedenti e soprattutto dal costo del denaro, che ha raggiunto livelli che ne hanno moltiplicato gli effetti.
Ma il fattore più critico e ostativo al conseguimento di crescita organica rimane la problematica di reperire personale adeguato in quantità e competenza, ormai diventata cronica e trasversale a tutti i settori del Gruppo.
Eventi specifici di settore hanno caratterizzato le singole aziende:
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Nel metallurgico la Service Metal Company srl, con 88 milioni di ricavi, ha visto una prima brillante parte dell’esercizio parzialmente vanificata dal crollo dei mercati di riferimento nel secondo semestre, in particolare per la Germania caduta in recessione.
Nel 2023 la società ha quasi completato il programma di investimenti avviato a metà 2022, per 6,6 milioni nell’esercizio, parte del totale di 10 milioni da ultimare entro metà 2024, in cui è già entrata in funzione la terza colata continua per la produzione di barre di bronzo, con una capacità produttiva che ormai ha raggiunto quella del produttore tedesco leader del mercato europeo.
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La crisi tedesca, con la riduzione dei flussi turistici verso il lago di Garda, ha anche impattato sull’attività turistico-alberghiera di Terme di Sirmione SpA e della sua controllata Golf Bogliaco srl, che hanno comunque incrementato in modo rilevante il proprio volume d’affari, a 47 milioni di ricavi.
Da rimarcare l’ottimo riscontro della clientela dell’Hotel Fonte Boiola, completamente ristrutturato ad inizio anno, con un investimento di oltre 4 milioni.
Importante anche la ripresa progressiva dell’area “salute”, la più penalizzata dalla pandemia. -
Quanto al settore della vigilanza privata, Fidelitas SpA e la sua controllata Rondaservice srl, (che offre i cd “servizi fiduciari”, non armati) hanno confermato sostanzialmente il fatturato 2022, per 97 milioni di ricavi, ma con l’acquisizione di importanti contratti in area “corporate”, che hanno migliorato la qualità del portafoglio clienti.
Nel 2023, il comparto nazionale dei servizi fiduciari, come noto e riportato dalla stampa, è stato oggetto dell’intervento straordinario da parte della Procura della Repubblica di Milano, che lo ha preso come ambito elettivo per la questione del salario minimo, imponendo aumenti salariali che supereranno il 40% entro metà 2024.
Rondaservice srl, che applicava un regolare CCNL, è stata fortemente impattata da questo repentino ed elevatissimo aumento di costo, pur riscontrando un consenso da parte della clientela che ha dimostrato consapevolezza per una situazione del tutto particolare. Gli investimenti hanno superato i 3 milioni, particolarmente per sviluppi informatici e tecnologici.
Per il 2024 gli obiettivi del Gruppo sono di una significativa crescita del volume d’affari, anche se i primi mesi dell’esercizio confermano le criticità da affrontare, per quanto riguarda il personale in particolare.
Nel 2024 sono previsti investimenti per 8 milioni di euro, con particolare attenzione all’ implementazione dell’Infrastruttura Tecnologica in software e applicativi digitali per rendere sempre più efficiente e ottimizzata la gestione delle controllate.
Nel 2024 si completerà il progetto per arrivare al Bilancio di Sostenibilità, che le aziende del Gruppo predisporranno a partire dall’esercizio 2025.
La Relazione sulla Gestione evidenzia la situazione della collegata EGM Eredi Gnutti Metalli SpA di cui FGH SpA, che detiene il 27,68% delle azioni in circolazione, non manca di contestare la bilancistica dei vari esercizi.
Solo dal 2021 ad oggi sono ben sette le sentenze, una in Cassazione e sei in Primo Grado, che hanno annullato i bilanci di EGM, accogliendo totalmente o parzialmente le istanze di FGH SpA, e sono in corso altre impugnative e relative CTU di cui a breve si vedranno i risultati.
Anche l’azionista EUROFIN SpA, con il suo 12% circa di capitale, ha avuto successo nelle sue impugnative, senza che tutto questo induca gli Amministratori EGM a rivedere le proprie posizioni.
Prosegue un contenzioso societario del tutto anomalo, che inevitabilmente FGH deve perseguire a salvaguardia della propria partecipazione.
Giacomo Gnutti, Cavaliere del Lavoro e Presidente di FGH Spa e delle Società del Gruppo, richiama ancora una volta la problematica del personale:
“Con mediamente 2650 collaboratori in forza, affrontiamo ormai strutturalmente un sottorganico di 150/200 addetti, richiesti per soddisfare il fabbisogno delle diverse tipologie di attività del nostro Gruppo. Brescia e Verona rappresentano le piazze più difficili per reperire personale, a maggior ragione per settori con relativa attrattiva come i nostri, con CCNL per lo più superati o inadeguati, e senza possibilità da parte nostra di competere con settori a maggior valore aggiunto e con salari più elevati.
Assunzioni a tempo indeterminato, premi di risultato o sistemi incentivanti, Academy, iniziative welfare ed altri benefit, non trovano riscontro in un mercato del lavoro letteralmente nuovo, che presenta scarso interesse per il posto fisso o la continuità e regolarità dell’impiego, privilegiando opportunità che spesso si rivelano solo di breve periodo se non addirittura aleatorie.
L’impegno primario degli Amministratori e dei Dirigenti con responsabilità di vertice nelle nostre aziende è quello di dedicare tempo e attenzione al personale, alle esigenze anche del singolo, cercando di comprenderne i bisogni e ove possibile dando quel supporto che la pandemia e le chimere dei bonus hanno creato nelle persone, giovani e meno giovani, a livello di fragilità emotiva e personale.
Abbiamo condiviso per primi, evitando in tal modo qualsiasi grave provvedimento che ha toccato i principali Gruppi nazionali del settore Vigilanza, la dura presa di posizione della Procura di Milano, siamo sempre stati del tutto d’accordo sulla necessita di adeguare le retribuzioni degli operatori fiduciari, ma non avevamo la possibilità di agire unilateralmente ponendoci al di fuori del mercato della concorrenza.
Dignità del lavoro e adeguamenti al costo della vita fanno parte di una società civile in cui le imprese assolvono la propria determinante parte, ma possono concretizzarsi solo a livello di sistema e non di singola azienda.
E’ un discorso che per quanto ci riguarda viene da lontano, con la nostra critica e conseguente uscita dalle Associazioni del settore Vigilanza, ad esempio, ma le risorse a nostra disposizione sono quelle che ho indicato in precedenza, accompagnate da oltre 60.000 ore di formazione, non obbligatoria, nello scorso esercizio e con il mandato ai nostri manager di essere sempre più “maestri” per i propri collaboratori, perché se macchinari e attrezzature si acquistano, il Capitale Umano, vero Patrimonio delle Imprese, va coltivato, fatto crescere, con la conoscenza ma anche con l esempio di chi ha maggiori responsabilità, forse non più di moda come modalità formativa ma, a mio parere, di estrema e indispensabile attualità”.
L’Assemblea di FGH SpA ha rinnovato il Consiglio di Amministrazione, con l’ingresso di Franco Gnutti e la conferma del Cavaliere del Lavoro Marco Bonometti.
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